02 Archeologia
Area Archeologica dei Templi di Paestum
La città fu fondata intorno all'inizio del VII secolo a.C. da coloni greci provenienti da Sybaris. La favorevole posizione geografica e la ricchezza del suolo fecero della Città di Poseidonia, un luogo d'attrazione e di commercio. Dalla seconda metà del VI sec a.C., il centro subì un'eccezionale crescita economica, favorita dal declino dell'attività commerciale etrusca al di là dal Sele e dal tramonto della madrepatria Sibari. Nello stesso periodo furono edificati maestosi monumenti come la Basilica, il Tempio di Cerere ed il Tempio di Nettuno. Nel V sec a.C. i Lucani invasero la costa e la pianura del Sele. Poseidonia cadde e il suo nome cambiò in Paistom. Nel 273 a.C. i Lucani furono cacciati dai Romani che fondarono una colonia di diritto latino chiamandola Paestum. La romanizzazione comportò un mutamento radicale dell'assetto della città che fu trasformata con la creazione del foro e dei monumenti civili e religiosi, propri d'ogni colonia latina. La fortuna di Paestum durò fino al tardo impero, quando una grave crisi colpì la città, il cui numero d'abitanti subì un forte calo. Alla caduta di Paestum contribuì il fiume Salso che raggiunse la città, trasformandola in una palude. Paestum si ridusse ad un piccolo villaggio intorno al Tempio di Cerere, più tardi trasformato in chiesa cristiana. Successivamente, gli abitanti, per sfuggire alla malaria ed alle incursioni dei saraceni, si rifugiarono sulle vicine colline, fondando Capaccio Vecchio, che acquistò una certa importanza commerciale e strategica. Paestum, per molti secoli, fu ricordata da artisti e poeti, che ne celebrarono le meravigliose rose. Distanza 40 km